In un mondo di crescente incertezza economica, il procurement è al centro dell’obiettivo delle organizzazioni di ottenere efficienza e risparmi. L’ascesa della tecnologia AI combinata con la digitalizzazione Source-to-Pay (S2P) sta diventando un alleato fondamentale per i team di approvvigionamento leader nella ricerca di flussi di lavoro sempre più intelligenti, approfondimenti migliorati e processi decisionali basati sui dati.
Poiché sempre più aziende investono nella tecnologia S2P, Ivalua ha commissionato un’indagine e un report su “Lo stato della digitalizzazione source-to-pay 2025” alla società di ricerca e consulenza Ardent Partners.
Questo blog fornisce una panoramica degli spunti più significativi e delle best practice per rendere il tuo ufficio acquisti pronto per il futuro.
Principali risultati:
- Spinti dalle incertezze del mercato e dalla necessità impellente di trovare maggiori risparmi, un numero maggiore di responsabili degli acquisti intende investire nella tecnologia S2P.
- Gli analisti vedono un crescente spostamento verso piattaforme e suite più ampie e integrate.
- Le funzionalità di intelligenza artificiale sono un fattore importante nella scelta della tecnologia di procurement, con la promessa di sbloccare livelli di efficienza senza precedenti, risparmi sui costi e processi decisionali basati sui dati.
- Dati accurati e centralizzati sono alla base della preparazione e dell’automazione dell’IA.
CPO nel 2025: guidare nell’incertezza sotto una pressione sempre crescente
Tariffe, tensioni geopolitiche, cambiamenti climatici e inflazione…. in un contesto di crescente incertezza, i CPO si trovano ad affrontare pressioni sempre più forti e il 90% degli intervistati prevede che il 2025 sarà ancora più impegnativo dello scorso anno.
In questo contesto, non sorprende che la principale preoccupazione per i responsabili degli acquisti nel 2025 sia la riduzione dei costi (indicata da ben il 71% degli intervistati come priorità assoluta), seguita dalla mitigazione del rischio di approvvigionamento e dalla trasformazione digitale.
A differenza dell’inflazione, che ha dei punti di riferimento storici, i dazi statunitensi appena annunciati e le potenziali misure di ritorsione in altre regioni presentano sfide uniche a causa della loro portata e imprevedibilità. Ciò rende difficile per i team di approvvigionamento valutare il loro impatto o pianificare le risposte. Molti dirigenti stanno quindi adottando strategie di investimento più caute, ponendo maggiore enfasi sulla gestione della liquidità e il risparmio dei costi.

Digitalizzazione Source-to-Pay Accelerata
Potenti piattaforme Source-to-Pay possono aiutare a digitalizzare, snellire e automatizzare i processi di approvvigionamento, fornire informazioni sui modelli di spesa e quindi contribuire a prendere decisioni più informate.
Mentre un numero sempre maggiore di CPO si rivolge alle piattaforme digitali di procurement per aiutare i propri team a gestire le spese e a generare valore, l’attenzione alla trasformazione digitale si intensifica. Quasi il 50% degli intervistati sta pianificando iniziative di trasformazione digitale (rispetto al 30% dello scorso anno), mentre quasi un quarto dei team di procurement ha fatto dell’utilizzo di nuove tecnologie AI una delle principali strategie per il 2025.
I vantaggi della digitalizzazione S2P
Le ragioni di questa spinta alla trasformazione digitale sono chiare: i responsabili del procurement le cui organizzazioni hanno già implementato la tecnologia Source-to-Pay riportano benefici significativi come maggiore efficienza, più spesa in gestione, tassi di conformità più elevati o migliori relazioni con gli stakeholder, solo per citarne alcuni. Gli innovativi strumenti di analisi delle spese basati sull’AI, le interfacce conversazionali e gli assistenti AI agenziali stanno portando il procurement a un livello superiore, alimentando quella che Ardent Partners chiama “AI FOMO”, la paura di perdersi le innovazioni dell’AI.
Scoprite la magia di un’interfaccia conversazionale nel nostro webinar on demand “Orchestrazione ed esecuzione degli acquisti potenziata dall’intelligenza artificiale”.

Detto questo, l’implementazione di una tecnologia di procurement può portare a risultati ottimali solo quando la nuova soluzione può integrarsi perfettamente con lo stack tecnologico esistente, come ERP e così via, e viene utilizzata in modo coerente in tutta l’organizzazione.
È ora di accelerare la trasformazione digitale nel procurement
Nonostante il potenziale (quasi) illimitato delle tecnologie innovative, molte organizzazioni devono ancora fare i conti con un gap di competenze e conoscenze su come o quali nuove tecnologie di automazione del procurement utilizzare.
Secondo l’indagine di Ardent Partners, meno della metà dei team di procurement ha stabilito quelle che dovrebbero essere considerate capacità essenziali.
Inoltre, i diversi sistemi legacy, a volte obsoleti, spesso portano a dati duplicati e incoerenti e a una mancanza di sincronizzazione e cooperazione tra i diversi reparti, mentre i processi manuali possono essere lenti e fonte di errori umani.
Questa mancanza di modernizzazione limita la capacità di sfruttare appieno le soluzioni digitali, di scalare le best practice e di operare in modo efficiente. In breve, impedisce a molti team di approvvigionamento di funzionare a pieno ritmo e di apportare valore strategico alle loro aziende.
Suggerimento:
Prima di intraprendere un percorso di trasformazione del procurement, assicuratevi di valutare tutti i processi, gli strumenti e le capacità organizzative attuali per definire dove e cosa deve essere cambiato, migliorato, consolidato o, semplicemente, abbandonato. A quel punto potrete iniziare a scegliere con fiducia il software di procurement giusto e a costruire una roadmap.
Scarica la nostra guida all’implementazione del Source-to-Pay
Digitalizzazione S2P: Tendenze di adozione e priorità di investimento
Più della metà dei partecipanti all’indagine indica l’intenzione di investire nella tecnologia di procurement nel 2025, con il 53% che dichiara addirittura un aumento del budget per quest’anno. Si tratta di un aumento significativo rispetto al 30% dello scorso anno.
Le priorità del 2025 riguardano principalmente il software di gestione dei fornitori (informazioni, rischi e prestazioni) per creare più valore attraverso una migliore comunicazione, tracciabilità e collaborazione con i fornitori.
Soluzioni potenti per la gestione dei rischi dei fornitori sono fondamentali per garantire la conformità, mentre il monitoraggio delle prestazioni contribuirà a rendere le catene di fornitura più resistenti, in quanto gli anelli deboli possono essere individuati da strumenti di analisi degli acquisti basati sull’intelligenza artificiale e quindi affrontati in modo proattivo.
Scopri le strategie collaudate per mitigare i rischi dei fornitori nel nostro ultimo blog sulla gestione del rischio dei fornitori (SRM). E per approfondimenti e best practice, guardate questi filmati tratti dal nostro webinar “Gestione proattiva del rischio in un panorama in evoluzione”.
Il passaggio a suite facili da usare e dotate di intelligenza artificiale
Per quanto riguarda coloro che hanno recentemente implementato una nuova tecnologia, ben il 35% ha optato per suite Procure-to-Pay (P2P) per gestire le proprie operazioni di spesa, mentre un altro 21% ha implementato una suite completa Source-to-Pay. Ciò indica un crescente spostamento verso piattaforme più ampie e integrate, piuttosto che verso un approccio frammentato di tipo best-of-breed.

Cosa conta di più: I 3 criteri principali dei CPO per la scelta di una tecnologia S2P
Poiché il risparmio dei costi è una delle principali priorità per le aziende e, in particolare, per i team di approvvigionamento, i modelli di prezzo, che si tratti di licenze fisse, abbonamenti o pay-per-transaction, e il costo totale sono uno dei primi criteri sulla lista di controllo dei CPO. Quando valutano una nuova soluzione, tengono conto del budget e dei modelli di utilizzo previsti.
Per ottenere il massimo da una soluzione, sia essa standalone o una suite completa, è fondamentale un’adozione diffusa, motivo per cui anche l’usabilità e l’esperienza dell’utente sono un punto importante, scelto dal 34% degli intervistati come criteri di valutazione. E hanno ragione: secondo quasi il 30% degli intervistati, la scarsa adozione da parte degli utenti è uno dei problemi principali che possono limitare il ROI di una nuova soluzione.
Secondo il 26% degli intervistati, anche le capacità di intelligenza artificiale all’interno di una soluzione sono tra i primi 3 criteri di valutazione. Scopriamo perché:
AI – Il più promettente moltiplicatore di prestazioni per i CPO
L’AI ha un potenziale quasi illimitato ed è destinata a rimanere. Quasi la metà di tutti i CPO intervistati dichiara di utilizzare l’IA in qualche forma oggi, mentre il 49% dei CPO prevede di adottare l’IA nei prossimi 12 mesi.
C’è un consenso schiacciante sul fatto che l’uso dell’IA sia uno “sviluppo positivo e necessario per il futuro del procurement”, rendendo l’adozione dell’IA una priorità sempre più strategica.
Ardent Partners prevede che “entro la fine del 2025 (…) un certo livello di funzionalità AI sarà disponibile in quasi tutte le suite S2P o applicazioni best-of-breed”.
L’intelligenza artificiale negli acquisti: Obiettivi, casi d’uso, sfide
Al momento dell’indagine, circa un team di procurement su quattro aveva integrato una qualche forma di IA nelle proprie attività di procurement standard. I casi d’uso più comuni includono i chatbot dei sistemi S2P, la scoperta dei fornitori, l’analisi della spesa e l’analisi dei contratti, mentre le aree più strategiche e qualitative stanno registrando una diffusione più lenta.

Oltre all’automazione di attività e processi, quasi tutti i leader del procurement prevedono di sfruttare l’IA per prendere decisioni strategiche.
L’aumento della produttività, dell’efficienza, dei risparmi sui costi e delle capacità di previsione rendono sempre più l’IA un asset strategico piuttosto che un “nice-to-have”.
Nonostante ostacoli come la mancanza di budget, di competenze o di uno stack tecnologico integrato e interoperabile, queste capacità aiutano i CPO a ridefinire il modo in cui i loro team ottengono risultati e generano valore al di là dei risparmi sui costi.

C’è però un’avvertenza: la tecnologia (AI) più potente è tanto buona o affidabile quanto i dati che le vengono forniti. E questa è una sfida importante per molte organizzazioni. Scopriamone di più.
I dati: La più grande opportunità e l’anello debole del Procurement
I problemi principali che limitano il ritorno sugli investimenti di un progetto S2P sono la carenza di dati, la scarsa integrazione e il sottoutilizzo.
Secondo una ricerca di Ardent Partners, la stragrande maggioranza (92%) dei responsabili degli approvvigionamenti ritiene che dati anagrafici accurati siano mission critical, estremamente importanti o molto importanti (18%) per la loro azienda sia dal punto di vista operativo che finanziario.
Eppure, i CPO “riferiscono che, in media, solo il 63,9% dei loro dati anagrafici complessivi è accurato, completo e aggiornato”. Inoltre, meno del 10% dei responsabili degli approvvigionamenti utilizza l’architettura, la qualità e l’accesso ai dati come criteri principali nella scelta di una soluzione S2P.
Dati anagrafici accurati: la chiave del successo dell’approvvigionamento
La scarsa qualità dei dati è uno dei fattori chiave che impedisce alla tecnologia S2P di produrre il suo pieno ritorno sugli investimenti.
Distribuiti su più sistemi, con duplicati o dettagli mancanti, di proprietà di team diversi, formattati in modo incoerente e raramente gestiti con rigore, i dati di scarsa qualità non solo rallentano l’attività.
Creano attriti in ogni fase del ciclo S2P, rendendo più difficile scalare, muoversi velocemente e fornire risultati o analisi affidabili. Con conseguenze costose.
È quindi fondamentale che i team di approvvigionamento facciano dell’affidabilità dei dati anagrafici una delle loro principali priorità quando intraprendono un progetto di trasformazione S2P.
Solo dati accurati e centralizzati possono fornire visibilità a livello di organizzazione e aiutare a semplificare i flussi di lavoro per ridurre le inefficienze. È il fondamento della prontezza e dell’automazione dell’IA.
Digitalizzazione Source-to-Pay – La lista di controllo delle best practice di un CPO
Quando intraprendi il tuo percorso di digitalizzazione Source-to-Pay, tenete a mente le seguenti best practice, ricavate dalle risposte a un sondaggio e da interviste con oltre 350 CPO e altri leader aziendali e di approvvigionamento:
- Dare priorità alla qualità dei dati master: la tecnologia S2P ha bisogno di dati puliti e accurati per fornire risultati affidabili
- Migliorare la qualità dei dati, promuovendo al contempo l’adozione dell’intelligenza artificiale per ottenere utili cicli di feedback
- Adottare una mentalità di piattaforma: passare dagli strumenti agli ecosistemi per ottenere visibilità end-to-end, flussi di lavoro continui e il massimo ROI dell’IA
- Considerare la trasformazione come un processo continuo: la trasformazione digitale è un viaggio, non una destinazione. Tenere il passo con i progressi della tecnologia.
- Costruire un’alfabetizzazione di base sull’IA in tutto il team per sfruttare appieno l’impatto di trasformazione dell’IA.
- Scegliere casi d’uso chiari dell’IA per risolvere sfide specifiche e note.
- Utilizzare S2P per supportare il flusso di cassa e la gestione del rischio e rafforzare l’integrazione tra gli acquisti.
- Stabilire una chiara governance dell’IA in collaborazione con l’IT e altri dipartimenti pertinenti per consentire agli stakeholder di sfruttare con fiducia il pieno potenziale dell’IA.
Digitalizzazione Source-to-Pay con Ivalua
Per noi venditori, questo significa una maggiore pressione per ottenere le giuste funzionalità di AI per gli acquisti. Dato che quasi un responsabile degli acquisti su tre indica le funzionalità di IA come uno dei fattori principali nella scelta della tecnologia, i fornitori che non riescono ad adottare e integrare gli ultimi progressi rischiano di rimanere indietro rispetto ai concorrenti più lungimiranti.
In Ivalua, l’innovazione è sempre stata al centro del nostro lavoro. Ci sforziamo di consentire ai nostri clienti di ottenere il massimo dalle nostre soluzioni, sia attraverso la tecnologia più avanzata che attraverso team di supporto e di successo dedicati.
Questo è stato riconosciuto più volte in numerosi rapporti degli analisti, da ultimo nel Magic Quadrant™ Gartner® 2025 per le suite Source-to-Pay, che sottolinea specificamente i modelli di consegna configurabili e adattabili, il supporto operativo e le potenti capacità dei prodotti come i nostri principali punti di forza, collocandoci nuovamente nel quadrante dei leader.
Consulta il Magic Quadrant Gartner 2025 per le suite Source-to-Pay.
Conclusione: Il futuro di S2P
Nel 2025, le soluzioni integrate Source-to-Pay (S2P) sono il cuore del procurement moderno, in quanto riuniscono tutto, dall’approvvigionamento alle relazioni con i fornitori, fino agli ordini e ai pagamenti. Con la giusta configurazione, la tecnologia S2P alimentata dall’intelligenza artificiale offre la visibilità, il controllo e l’automazione necessari per gestire il procurement in modo efficiente e su scala.
Ma anche se l’S2P alimenterà il futuro, non definirà il successo da solo. Ciò che conta davvero è l’efficacia con cui le aziende la utilizzano! I CPO che riescono a combinare correttamente sistemi, competenze e strategie saranno i primi a fare strada come veri innovatori dell’S2P.
Domande frequenti sulla digitalizzazione Source-to-Pay:
Che cos’è la digitalizzazione Source-to-Pay?
La digitalizzazione Source-to-Pay (S2P) si riferisce al processo di utilizzo della tecnologia digitale per semplificare e automatizzare l’intero ciclo di approvvigionamento, dall’approvvigionamento dei fornitori all’elaborazione dei pagamenti. Implementando una piattaforma Source-to-Pay, le aziende possono ottenere una visibilità end-to-end, migliorare l’efficienza e sfruttare i dati per migliorare il processo decisionale.
Quali sono i principali vantaggi della digitalizzazione Source-to-Pay per le aziende?
La digitalizzazione S2P offre una serie di vantaggi, tra cui:
- Maggiore efficienza operativa grazie all’automazione delle attività manuali.
- Migliori risparmi sui costi grazie a una migliore analisi e gestione delle spese.
- Maggiore conformità e riduzione dei rischi grazie a strumenti integrati di gestione dei fornitori.
- Approfondimenti basati sui dati per un processo decisionale più intelligente e rapido.
- Maggiore collaborazione tra team e fornitori, per citarne solo alcuni.
In che modo l’AI può migliorare la digitalizzazione Source-to-Pay?
L’intelligenza artificiale svolge un ruolo cruciale nella digitalizzazione S2P, consentendo analisi avanzate, previsioni predittive e automazione. Aiuta i team di approvvigionamento a identificare i modelli di spesa, a mitigare i rischi dei fornitori e a ottimizzare le strategie di approvvigionamento.
Gli strumenti di IA, come i chatbot, gli assistenti intelligenti e i sistemi di rischio predittivo, accelerano i processi e migliorano la conformità.
Come possono le aziende prepararsi alla digitalizzazione Source-to-Pay?
Sono molti gli aspetti che i team di approvvigionamento devono prendere in considerazione per prepararsi alla digitalizzazione S2P. Tra i punti più cruciali ci sono:
- Valutare i processi attuali, la qualità dei dati e la tecnologia esistente per identificare le lacune.
- Definire obiettivi chiari per allineare l’adozione della tecnologia S2P alle priorità dell’organizzazione.
- Garantire una perfetta integrazione con altri sistemi (come gli ERP).
- Creare un’alfabetizzazione all’AI all’interno del team per massimizzare il valore degli strumenti di automazione intelligente.
Soprattutto, dovresti considerare la trasformazione digitale come un processo continuo, poiché tu e il tuo team dovrete sempre adattarvi ai nuovi progressi per migliorare l’agilità, i flussi di lavoro e la conformità!