Guidare la trasformazione degli acquisti con agenti AI autonomiNUOVO
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by Alex Saric
Negli ultimi anni, la sostenibilità è diventata sempre più una priorità assoluta per molte organizzazioni. La Conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico del Regno Unito del 2021 (COP26) ha portato a un’altra ondata di accordi e di impegni “net zero”. Molte aziende, governi e consumatori sono ora consapevoli dell’importanza di agire per prevenire il cambiamento climatico.
Uno degli impegni del Regno Unito per il net zero prevede che le aziende britanniche elencate rendano pubblici i loro piani per raggiungere gli obiettivi di cambiamento climatico entro il 2023. Tuttavia, lo sforzo richiesto si estende ben oltre le quattro mura di un’organizzazione. Le aziende devono iniziare a guardare alla catena di fornitura per garantire questa rinnovata attenzione alla trasparenza e alla responsabilità. A questo proposito, la nostra ricerca ha rilevato che sono troppo pochi i fornitori europei che vengono valutati regolarmente sulle pratiche di sostenibilità, con meno di un quarto (24%) che si vede misurato regolarmente sulle emissioni di carbonio.
Il nuovo Rapporto sulla sostenibilità dei fornitori di Ivalua 2021 ha condotto un’indagine sui fornitori di Regno Unito, Francia, Germania e Svizzera, esaminando come la collaborazione possa favorire le iniziative ambientali. Lo studio dimostra perché è necessario fare di più in tutta la catena di fornitura per valutare e misurare regolarmente le credenziali verdi.
Sebbene apportare questi cambiamenti sia ormai un imperativo per contribuire alla prevenzione dei cambiamenti climatici, può essere difficile sapere da dove iniziare quando si tratta di acquisti sostenibili. Ecco quindi le tre aree chiave a cui le organizzazioni devono pensare per sconfiggere l’impatto ambientale delle loro catene di fornitura.
Le emissioni di carbonio della catena di fornitura rimangono uno dei maggiori ostacoli che le aziende devono affrontare nel loro percorso verso la sostenibilità. In effetti, la maggior parte delle organizzazioni dichiara che le emissioni della propria catena di fornitura sono diverse volte superiori a quelle delle emissioni dirette. Ma dalla nostra ricerca è emerso che meno di un quarto dei fornitori dichiara di essere sottoposto a regolari misurazioni delle proprie emissioni di carbonio.
È quindi essenziale che le aziende valutino regolarmente i fornitori per assicurarsi che rispettino gli obiettivi di emissione di carbonio. Lavorando con i fornitori diretti e secondari per monitorare regolarmente le aree critiche per il miglioramento della sostenibilità, le organizzazioni possono garantire miglioramenti reali nelle pratiche ambientali.
Per qualsiasi azienda che voglia ridurre il proprio impatto ambientale, stabilire una comunicazione sulle iniziative con i fornitori dovrebbe essere una parte fondamentale delle operazioni future. Attualmente, però, questa linea di allineamento sulle iniziative verdi non esiste tra molti fornitori della catena di fornitura. Ad esempio, solo un fornitore su dieci (10%) riferisce che le organizzazioni includono sempre pratiche sostenibili nei contratti e negli accordi.
La creazione di un dialogo con i fornitori garantisce che i team di approvvigionamento possano identificare le opportunità di innovazione in una catena di fornitura verde, a vantaggio di tutte le parti. Più di un terzo dei fornitori afferma che migliorare la propria capacità di condividere le informazioni (35%) e di collaborare con gli acquirenti sui miglioramenti (35%) aumenterebbe significativamente la loro capacità di raggiungere gli obiettivi climatici. Grazie a questa collaborazione, l’intero processo produttivo può beneficiare di una maggiore efficienza e di una riduzione dei rifiuti.
Un approccio più intelligente e guidato dai dati agli acquisti può sbloccare molti vantaggi invisibili. Ad esempio, l’accesso a informazioni utili per migliorare continuamente gli obiettivi di sostenibilità o semplicemente per facilitare la collaborazione su nuove idee. Tuttavia, la mancanza dei giusti strumenti di procurement limita l’accesso delle aziende a questi vantaggi. Il nostro studio ha dimostrato che quasi sette aziende su dieci (69%) affermano che la collaborazione con gli acquirenti in materia di sostenibilità dovrebbe essere resa più semplice.
L’utilizzo di soluzioni di procurement intelligenti garantisce alle aziende una comunicazione chiara con i fornitori e una valutazione della loro sostenibilità, consentendo al contempo la flessibilità necessaria per sviluppare soluzioni innovative. L’utilizzo di una piattaforma unificata basata sul cloud consentirà inoltre agli utenti di riunire i silos di dati per costruire una visione a 360 gradi dei fornitori, ottenendo una vera visibilità sull’impatto ambientale delle catene di fornitura. Fornendo ai fornitori gli strumenti giusti per promuovere le iniziative ecologiche, le aziende possono svolgere un ruolo essenziale nella creazione di un futuro più verde.
In generale, le organizzazioni devono iniziare ad agire e a costruire catene di approvvigionamento più sostenibili. Gli acquisti intelligenti sono una parte fondamentale dell’ondata di cambiamento necessaria per fermare il cambiamento climatico. E con i governi di tutta Europa che iniziano a stabilire requisiti sempre più severi per un’attività più ecologica, le organizzazioni devono agire subito.
Collaborando con i fornitori e utilizzando la giusta tecnologia per misurare le emissioni di carbonio, le organizzazioni possono promuovere un cambiamento reale e significativo. E rivitalizzare l’attenzione al clima può avere un forte imperativo commerciale che va oltre la semplice riduzione dell’impatto ambientale. Le organizzazioni attente alle loro pratiche ecologiche aumenteranno le vendite, rafforzeranno la reputazione del marchio e otterranno un vantaggio rispetto ai concorrenti che non rispettano gli obiettivi di emissione.
Utilizzando una piattaforma di procurement intelligente, le aziende possono sbloccare questi vantaggi e vedere la loro catena di fornitura prosperare. Questo garantirà un vantaggio sui concorrenti e porterà il mondo a un passo da un futuro più luminoso e più verde.
Alex has spent over 15 years of his career evangelizing Spend Management, shaping its evolution and working closely with hundreds of customers to support their Digital Transformation journeys. As CMO at Ivalua, Alex leads overall marketing strategy and thought leadership programs. Alex also spent 12 years at Ariba, first building and running the spend analytics business as General Manager. He then built and led Ariba’s international marketing team until successful acquisition by SAP, transitioning to lead business network marketing globally. Earlier, Alex was a founding member of Zeborg (acquired by Emptoris)where he developed vertical Procurement applications. He began his career in the U.S. Cavalry, leading tank and scout platoons through 2 combat deployments. Alex holds a B.S. in Economics from the U.S. Military Academy at West Point and an international M.B.A. from INSEAD.
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